Damiano VS Renzi: Riflettere sul tema previdenza

I dati delle amministrative parlano chiaro, o il PD cambia direzione e si dirige, cosa non  fatta in questi ultimi periodi, verso il sociale, ed in particolare verso il tema previdenziale. o si vedranno affondare Sansone con tutti i filistei (leggasi Matteo Renzi & Co.), Cesare Damiano, presidente Commissione Lavoro alla Camera, è un lucido osservatore della realtà e sottolinea il fatto che il premier Matteo Renzi dovrà riflettere sulle sue posizioni riguardo il tema previdenziale e lasciare che la flessibilità in uscita dia la possibilità ai lavoratori di entrare in pensionamento anticipato, spazzando via una norma della Legge Fornero 2011 che ha previsto un innalzamento dell’età pensionabile e messo in ginocchio milioni di persone.

Cesare Daminano
Cesare Damiano

In un suo intervento Cesare Damiano sottolinea la necessità che: ‘Il voto delle amministrative, mano a mano che i giorni passano, conferma il suo significato nazionale. La sconfitta impone una svolta al Partito Democratico e alla attività di Governo: bisogna recuperare il nostro profilo di sinistra e mettere al centro delle scelte politiche la questione sociale.’Occorre rivalutare il rapporto con le parti sociali, affrontare i problemi della flessibilità delle pensioni di anzianità e di vecchiaia, della qualità del lavoro e della lotta alla povertà. Non sempre questi obiettivi sono risultati evidenti e lineari nelle scelte che il Governo ha compiuto. Infine, occorre cambiare passo nella gestione del PD: è matura, per il prossimo congresso, la scelta di separare il ruolo di Premier da quello di segretario di partito’.’Nell’immediato ci convince, come primo passo, l’indicazione data da Piero Fassino: adottare il modello tedesco che vede, accanto al cancelliere, una figura forte, ad esempio un vice segretario unico, a cui affidare la gestione. Cambiare si deve e si può’.

Cesare Damiano definisce, fra le righe, come non corretto l’atteggiamento del premier Matteo Renzi nei confronti delle parti sociali con le quali non ha mai voluto instaurare un discorso costruttivo per quanto riguarda il tema previdenziale, ancor più per la flessiblità in uscita, come l’atteggiamento verso le categorie dei lavoratori e pensionati che chiedevano un suo intervento attivo e positivo e non aleatorio con promesse non mantenute o ricatti quali i consensi cercati per le amministrazioni o per il futuro referendum costituzionale che si terrà ad ottobre

Matteo Renzi ha giocato le sue carte, non tenendo presente una realtà che ogni giorno è più evidente, la necessitò di un intervento costruttivo che porterebbe il tema della flessibilità in uscita per chi lo volesse, ad una svolta ed ad una apertura  ben precisa aprendo anche la porta al mondo del lavoro con la staffetta generazionale,  ha giocato con i destini di milioni di persone che si aspettavano giustizia ed equità contro vitalizi e privilegi che non si sono voluti toccare perché diritto inalienabile, secondo la Corte Costituzionale, mentre i diritti dei cittadini sono a discrezione del Governo, vedasi il totale disprezzo verso la sentenza per la perequazioni delle pensioni; Cesare Damiano ha saputo con poche parole delineare un premier che sta andando verso la catastrofe annunciata ma ovviamente per mano sua e per la scarsa figura figura politica che ha saputo dare di se stesso, dedita solo alle multinazionali, banche e business, dimenticando l’essere umano, con i suoi doveri, ma anche con i suoi diritti!

ARIELLA

 

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